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10-04-2008 TUTTE LE NEWS
Case risparmiose di energia, sgravi fiscali operativi fino al 2010
Firmati oggi i decreti attuativi della Finanziaria 2008 che rendono pienamente operativi da qui al 2010 gli sgravi fiscali per le famiglie che migliorano l’efficienza energetica della propria casa. Consistenti anche i risparmi economici
 
A pochi giorni dalla fine dell’attuale legislatura, il ministero dello sviluppo economico compie un’altra azione importante. Sono stati firmati oggi i decreti attuativi della Finanziaria 2008 che rendono pienamente operativi da qui al 2010 gli sgravi fiscali per le famiglie che migliorano l’efficienza energetica della propria casa. La politica di risparmio energetico già avviata con azioni concrete nel 2007– spiega una nota del ministero - è stata quest’anno confermata ed estesa attraverso incentivi ad hoc rivolti alla riqualificazione degli edifici esistenti e alla sostituzione dei motori elettrici con altri a più alta efficienza energetica. In merito agli edifici, l’azione del Governo può essere sintetizzata così: chi investe per rendere energeticamente più efficiente la propria abitazione paga meno tasse e riduce la propria bolletta energetica. Infatti, da qui al 2010, nella dichiarazione annuale dei redditi (in pratica fino a quella che faremo a maggio 2011) si potrà detrarre il 55% di tutte le spese sostenute per risparmiare energia nella propria abitazione e fino a 200 euro se si acquista un frigorifero ad alta efficienza. Una azione che rimarrà, quindi, anche con il prossimo governo ed è un bene. Per quanto riguarda le ristrutturazioni, gli interventi ammessi all’incentivo sono: la sostituzione di caldaie inefficienti; l’isolamento termico delle pareti e delle coperture; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; la sostituzione delle finestre; interventi integrati che riguardano l’edificio nel suo complesso. Tutti interventi le cui spese possono essere ammortizzate in pochi anni ma che in presenza di incentivi così interessanti sono altamente convenienti. L’incentivo è legato alla garanzia che siano raggiunti determinati livelli di efficienza energetica. Con queste misure l’Italia si conferma il Paese europeo che rende disponibili per i suoi cittadini il più alti incentivi nazionali per l’efficienza energetica e per le fonti rinnovabili. Le novità introdotte con questi decreti – si legge sempre nel documento del ministero - sono rivolte a estendere, a semplificare e a rendere gli incentivi più facilmente accessibili alle famiglie con reddito più basso. Ma quali sono queste novità? Per la sostituzione delle vecchie caldaie è previsto l’utilizzo, oltre delle caldaie a condensazione (che sono quelle a più alto rendimento oggi disponibili), anche di altri generatori, quali le pompe di calore a gas o elettriche, che hanno un rendimento anche superiore alle caldaie a condensazione; per gli interventi più semplici, quali la sostituzione delle finestre in singoli alloggi e l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda, sono stati ridotti gli adempimenti burocratici, semplificando i formulari informativi e rendendo facoltativa la certificazione energetica, prevedendo la possibilità per il cittadino di predisporre la documentazione necessaria anche senza il supporto di un tecnico abilitato; la detrazione delle spese sostenute (al 55%) può essere ripartita, non più solo in 3 anni, ma in un numero di anni variabile da 3 a 10, a scelta del contribuente che può quindi commisurare la quota annuale al proprio reddito. Un esempio concreto? Se una famiglia – spiega il ministero - sostituisce la propria caldaia autonoma con una nuova a condensazione potrà beneficiare di una riduzione della sua bolletta energetica di circa 300 euro all’anno, probabilmente avere un confort migliore e pagare per tre anni 550 euro in meno di tasse all’anno (ipotizzando dati medi – climatici , dimensionali - e un costo della caldaia di 3000 euro, di cui il 55% è 1650 euro). Uno stesso intervento in un condominio, abbinato ad un sistema di contabilizzazione del calore, nelle medesime condizioni medie, può portare ad una riduzione dei consumi di oltre il 30%. Il ministero fa inoltre sapere che «con altri provvedimenti in itinere, sono previste ulteriori semplificazioni volte a rimuovere alcuni ostacoli alla realizzazione di interventi di efficienza energetica e di utilizzo delle fonti rinnovabili. Tra questi misure che favoriscono le decisioni assembleari per la realizzazione di lavori di riqualificazione energetica, eliminazione di adempimenti burocratici per l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici se in aderenza alle falde del tetto e deroghe alle distanze tra gli edifici e alle altezze per interventi di isolamento termico dell’involucro edilizio».

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