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24-12-2009 |
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E' online la nuova versione del sito climatico dell'Aeronautica |
Il servizio offre contenuti sia gratuiti, sia a pagamento. Un passo in avanti verso la disponibilità per cittadini, aziende e stakeholder istituzionali di dati meteorologici e climatici facilmente accessibili e soprattutto certificati |
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L'Aeronautica militare italiana informa di aver aggiornato la sezione climatologica del suo sito, ponendo così a disposizione degli utenti (civici, aziendali e istituzionali) un nuovo e rinnovato database di contenuti numerici e grafici, e di considerazioni di matrice climatologica.
La nuova versione del sito, raggiungibile alla url http://clima.meteoam.it/, prevede una grafica semplificata, particolarmente accattivante e di facile accessibilità. Con questo aggiornamento, l'Aeronautica entra a far parte di un generale percorso di miglioramento dell'accessibilità delle informazioni, percorso che ha visto vari enti climatologici (es. la Nasa, il Met-office inglese) rendere più agili e "user-friendly" i propri siti di riferimento negli scorsi anni.
Una delle criticità fondamentali relative al rapporto tra "informazioni disponibili" e "fruizione di queste informazioni" da parte degli utenti è infatti solitamente riferibile non alla scarsità di informazioni climatologiche, ma alla loro effettiva accessibilità. Ciò è di facile comprensione se pensiamo al fatto che, fino a pochi anni fa, solo un ridotto numero di esperti poteva avere effettivo interesse ad accedere ad informazioni climatologiche di dettaglio.
Col proseguire degli anni, con l'intensificarsi dello stesso Global-warming (e del dibattito intorno ad esso), e soprattutto con l'esplosione del cosiddetto "Web 2.0" si è invece avuto un forte incremento degli utenti interessati a questi flussi informativi: va infatti ricordato come una significativa componente del dibattito che avviene in rete sui blog e sui forum verta proprio su questioni meteorologiche (soprattutto) e climatologiche in misura minore.
Al di là degli aspetti legati all'informazione diretta ai "semplici cittadini", è da sottolineare che proprio in questi anni si sta diffondendo un'attenzione verso le informazioni climatologiche, da parte delle pubbliche amministrazioni e degli istituti di analisi socio-economica (ad esempio il toscano Irpet), enormemente maggiore rispetto a quanto avveniva fino a poco tempo fa. E, oltre alle Pubbliche amministrazioni propriamente intese (che in anni di Global warming sono naturalmente tenute non solo a informare utenti e impiegati interni sulle tematiche climatiche, ma soprattutto a inserire nei vari campi di programmazione politica - es. urbanistica, mobilità, economia in generale - le variabili date dal clima che cambia), dati climatici certificati sono di grande importanza anche ai fini dell'attività delle agenzie assicurative - e in certi casi - anche di quel ramo della P.a. rappresentato dal settore giudiziario.
E in questo senso, è da sottolineare un significativo elemento di novità nella versione rinnovata del sito "climatico" dell'Aeronautica militare: ed è il fatto che, come si legge nel comunicato odierno, si è «puntato sul rinnovamento delle modalità di interazione con gli utenti (aziende, enti pubblici e i tanti studiosi o appassionati che richiedono dati meteo-climatici o loro elaborazioni) attraverso la realizzazione di un "negozio-web", con funzionalità e servizi innovativi che vanno nella direzione di una sempre più presente automazione della Pubblica Amministrazione».
Questo "negozio web" , nelle intenzioni per il prossimo futuro, dovrebbe fornire anche «i dati osservati in tempo reale, le rilevazioni in quota, le misure speciali (CO2 ,O3 , Ultravioletti), le previsioni numeriche, le forniture periodiche e il rilascio delle licenze d'uso per la ricezione di immagini satellitari del satellite Meteosat».
Ma, mettendo da parte gli aspetti più legati all'attività istituzionale, va ricordato che, davanti al navigatore web in cerca di informazioni meteo-climatologiche attendibili in lingua italiana si pone spesso un significativo problema di disomogeneità dei dati. Disomogeneità, peraltro, che si riscontra per certi versi anche tra i dati elaborati dai principali centri di ricerca mondiale (ad esempio, spesso i numeri pubblicati dalla Noaa, dalla Nasa e dal Met-office divergono in maniera lieve ma significativa).
Proprio al fine di contrastare questo fenomeno (e le sue intuibili conseguenze negative, ad esempio per la successiva pubblicazione di numeri diversi su media diversi, e quindi il relativo caos che ne deriva in una materia, la climatologia, che cambia di molto le sue conclusioni su un qualsiasi fenomeno anche in conseguenza di variazioni di pochi centesimi di grado), negli Stati Uniti alcune delle informazioni climatiche principali sono state rese accessibili nei siti dei vari enti in via riassuntiva e di immediata comprensione: l'esempio principe di quanto affermato è il sito che la Nasa dedica alla scienza del clima (l'indirizzo è http://climate.nasa.gov/) dove non solo sono disponibili informazioni climatologiche della massima attendibilità e caratterizzate dal massimo grado di certificazione scientifica, ma dove nella homepage sono riassunte e presentate in via molto intuitiva le dinamiche di alcuni indicatori fondamentali dello stato del clima e del Global warming: stato del ghiaccio artico, crescita dei mari, quantità di CO2 in atmosfera, trend delle emissioni.
L'auspicio è che anche il nuovo sito climatologico dell'Aeronautica militare, che per storia e status istituzionale è deputata più di tutti a fornire informazioni climatiche attendibili e soprattutto certificate, possa diventare sempre di più, partendo dai passi in avanti fatti con la nuova versione del portale "clima", una realtà analoga a quanto la Nasa ha messo a disposizione dei cittadini, delle aziende e degli stakeholders istituzionali. (Riccardo Mostardini)
greenreport.it
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