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31-01-2006 TUTTE LE NEWS
ENERGIA: CORTE CONTI, quadro Italia di notevole criticità
I magistrati contabili puntano, in primo luogo, il dito sulla "'sostanziale debolezza nel settore elettrico, indotta dalla indisponibilita' di serie alternative nell' alimentazione delle fonti di generazione.
 
Una debolezza - scrivono - che si concreta nella dipendenza dall' estero di parte rilevante dell' energia destinata ai consumi interni". Ma non basta: c' è anche il "dato strutturale connesso alla subalternità del settore elettrico nazionale ai mercati petroliferi, del gas e del carbone". L' assenza di una prospettiva "adeguata ha finito per influire anche sulle scelte dell' Enel che pur dopo la liberalizzazione e la privatizzazione dell' attività di generazione, conserva un ruolo di assoluto rilievo complessivo nel settore elettrico, sino ad influire sulla disponibilità di energia", prosegue la relazione della Corte dei Conti, fotografando comunque una situazione al 2003. Si deve registrare "l' esistenza di scelte contraddittorie che non agevolano certo soluzioni in grado di dare una svolta ad una situazione che va accumulando nel tempo aspetti evidenti di crescente problematicita", prosegue la Corte dei Conti che pone qualche rilievo anche sul processo di liberalizzazione - in quanto si è proceduto "fuori da un coordinamento a livello comunitario". Si sottolinea anche che tale "processo è risultato in controtendenza con lo sviluppo reale del mercato europeo". E "così pure le privatizzazioni operate nel settore che si proponevano di perseguire la salvaguarda della sicurezza e dell' economicità del sistema generazione elettrica". Ma che "hanno visto privilegiare l' obiettivo di drenare liquidità dal mercato azionario, rispondendo alle diverse esigenze di finanza pubblica più che alla sicurezza ed all' economicità del sistema di generazione elettrica. (ANSA).

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