|
|
NEWS |
10-04-2011 |
TUTTE LE NEWS |
La colpa del rincaro Bollette ???? Parliamone (RIVES) |
Mentre tutte le colpe dell’aumento del costo dell’energia elettrica vengono attribuite al fotovoltaico, continua inesorabile la crescita del costo del kWh prodotto dalle centrali termoelettriche in Italia.
|
|
Una corsa inarrestabile che continua ad incrementare la sua velocità anziché ridurla. Che impatto avrà questa ascesa sulle bollette?? Spieghiamo anzitutto che il prezzo di riferimento che assumiamo è quello dato dall’ITEC. ITECTM è un indice del costo medio di produzione termoelettrica, costruito da REF e Morgan Stanley utilizzando dati Platts, aggiornato mensilmente in base all’andamento dei prezzi dei combustibili, utile come benchmark di riferimento per le indicizzazioni nei contratti di lungo periodo. In altre parole, questo indice usa un mix di fonti fossili, ovvero petrolio, carbone e gas. Considerando i singoli contributi di queste fonti si ottiene oggi una previsione sul costo dell’energia nel mese di Maggio 2011 pari a 76,30 €/MWh, con un aumento del 49% rispetto al valore registrato a Gennaio 2010 quando la quotazione era pari a 51,38 €/MWh. Se prendiamo il consumo medio di una famiglia italiana, pari a 2700 kWh/anno, e consideriamo questa differenza, otteniamo facilmente quello che è l’aumento di spesa annuale per ogni famiglia: 67,28 €/anno. In realtà questo aumento sarà maggiore poiché i consumi costituiscono la base imponibile sulla quale vengono calcolate le altre accise che gravano sulla bolletta. E va ancora peggio se si considera il costo di generazione del solo gas naturale arrivato a quota 81,66 €/MWh. Purtroppo per noi, questa crescita del costo dell’energia legata ai combustibili fossili continuerà. E questo non lo dice Greenpeace o qualche associazione pro-rinnovabili ma il Fondo Monetario Internazionale che ha appena dichiarato come il mercato petrolifero sia “entrato in un periodo di crescente scarsità” e che sia “improbabile nel breve termine, un ritorno all’abbondanza” di greggio. Alla base di queste considerazioni sta il crescente fabbisogno dei Paesi emergenti (Cina e India in primis) e un progressivo restringimento dell’offerta oil mondiale. Quindi, chi farà aumentare le bollette delle imprese e dei cittadini nei prossimi anni? Il mondo intero dice: “I combustibili fossili!”. Ma da noi no, diamo la colpa al fotovoltaico. E il bello è che in Italia non solo il fotovoltaico non farà aumentare le bollette ma anzi permetterà di calmierare i costi dell’energia che, come si sa, sono maggiori nelle ore centrali della giornata, ovvero quelle più assolate. Proprio in queste ore vengono accese le centrali fossili più inefficienti, che fanno schizzare verso l’alto il prezzo di tutta l’energia poiché il mercato elettrico si basa sul costo della fonte e della centrale più inefficiente. In altri termini, tutti i grandi operatori hanno interesse che le centrali più inefficienti vengano accese così possono avere margini maggiori dati dalle centrali che riescono a produrre a costi minori. Certo, se le migliaia di impianti fotovoltaici grandi e piccoli disseminati in Italia, permetteranno di non far accendere queste centrali assai costose, allora ENEL, Edison e compagnia avranno margini minori. Sarà per questo che ENEL è contro il fotovoltaico? (la stessa ENEL che poi dice al Ministro che ci sarebbero 25 GW di impianti in attesa di essere collegati) Chissà…
www.impresevenetesolare.it
|
|
|
|
|
|
|
|
|