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NEWS
23-05-2006 TUTTE LE NEWS
Cina, inaugurata la diga delle Tre Gole
Si è inaugura ufficialmente la diga delle tre gole in Cina. L'inaugurazione riguarda il completamento della costruzione della diga vera e propria.
 
L'opera richiederà ulteriori lavori per l'installazione delle turbine, che saranno completate in qualche anno. Impresa di portata immensa. Quando la diga sarà terminata, si parla di una potenza totale di 19 Gigawatt, equivalenti a 7-8 centrali nucleari. Circa il 10% della richiesta energetica dell'intera Cina, al momento soddisfatta principalmente da centrali a carbone. Un'indicazione dell'incredibile fame energetica di un'economia in sviluppo come quella Cinese. Come sappiamo, molte sono state le critiche dal resto del mondo per il danno ecologico che la diga fa all'ambiente e all'area delle "tre gole". Si parla di oltre un milione di persone che hanno dovuto abbandonare i loro villaggi, che saranno inondati dal bacino artificiale creato dalla diga. D'altra parte, i bacini artificiali, sebbene si tratti di energia rinnovabile, non sono neutrali in termini di emissioni di gas serra a causa dell'attività microbica. Tuttavia, le centrali cinesi a carbone sono, al momento, quanto di più distruttivo esista sul pianeta in termini di danni all'atmosfera. Se la diga permetterà di chiuderne perlomeno alcune, non potremo che catalogarla come una cosa positiva che può far respirare un po' tutto il pianeta. Ci sono state anche molte discussioni sulla possibilità di incidenti ed è stato detto che la diga si trova su una faglia, per cui la possibilità di una rottura catastrofica dovuta a un terremoto non è da escludere. Date le dimensioni dell'impianto, la catastrofe che ne seguirebbe è quasi inimmaginabile. Infine, si è parlato del problema strategico di concentrare la produzione di energia in un unico grande impianto. La stessa catastrofe che arriverebbe da un terremoto potrebbe essere causata da un'azione militare o terroristica umana. Nonostante le critiche e le difficoltà, comunque, la diga è andata avanti e continua ad andare avanti. Del resto, è una delle più antiche tradizioni cinesi quella di costruire bacini, canali e dighe. Si può criticare il governo cinese per tante cose, ma è chiaro che si rende conto perfettamente del problema energetico mondiale e che cerca di risolverlo mediante iniziative "a tappeto", esplorando sistematicamente tutte le possibilità. Questo include uno sforzo sia sulle energie rinnovabili sia su mezzi di trasporto a emissione zero, specialmente trazione elettrica. Il dinamismo cinese è tanto più impressionante se lo si confronta con la stasi di molte economie occidentali, inclusa in particolare quella italiana, dove il problema energetico non viene neanche percepito e non si vedono misure significative per cercare di risolverlo. Il sistema produttivo cinese rimane uno dei più energivori e inquinanti del pianeta, ma l'atteggiamento positivo e il dinamismo che vediamo fanno sperare che potrà evolvere verso un sistema sostenibile, con vantaggi per tutto il pianeta e soprattutto per la Cina stessa. (Ugo Bardi)

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