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19-12-2006 |
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Anche gli usa scommettono sui biocarburanti |
Dopo il boom del bioetanolo brasiliano sembra che anche gli Stati Uniti vogliano intraprendere questa direzione per ottenere, entro dieci anni, piu' della meta' del carburante necessario alla popolazione Usa direttamente dai prodotti agricoli. |
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Questo, infatti, l'obiettivo, fissato nel lungo termine, da Collin Peterson, deputato democratico dello stato del Minnesota e presidente della Commissione di Agricoltura presso la Camera dei Rappresentanti Usa. Il deputato ha ben chiaro quale e' il valore aggiunto che arriva dalle fonti di energia rinnovabili e ha tutta l'intenzione di disciplinare, in modo piu' puntuale, la materia nel prossimo disegno di legge sull'agricoltura made in Usa. Il presidente della Commissione di Agricoltura presso la Camera Usa ha continuato dicendo che ''sento di dire che questo e' il momento piu' interessante che sta vivendo l'agricoltura. I contadini sono entusiasti di questo. I giovani stanno tornando nelle campagne e i soldi stanno arrivando. L'etanolo derivato dal mais - ha spiegato Peterson - sta andando, per esempio, molto bene ed e' molto redditizio. La costruzione di nuovi impianti va avanti molto velocemente. Occorre, pero', stabilire i quantitativi che ogni Stato puo' produrre e verificare chi e' in grado di produrre di piu' a minor costo''. Anche la ricerca sulla cellulosa sta facendo passi da gigante negli Usa. La linfa che deriva dal trattamento della cellulosa, infatti, puo' essere utilizzata come forma di energia rinnovabile, vale a dire, come carburante biologico. ''Tra cinque o sei anni - ha concluso Peterson - avremo pronti degli impianti di cellulosa mentre, tra una decina di anni, saremo in grado di avere una vera e propria industria basata sull'etanolo che deriva dalla cellulosa''.(ANSA).
www.ansa,it
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