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10-01-2007 |
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La Cina, leader mondiale delle rinnovabili |
La Cina corre veloce. Dopo aver battuto tutti i record di produzione, consumi energetici e non solo, e' risultata prima anche negli investimenti per le fonti rinnovabili. |
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Mentre sta ancora cercando di acquistare piu' petrolio possibile in giro per il mondo e sta sfruttando al massimo le sue riserve carbonifere, nello stesso tempo, dal 2006, il governo cinese si e' dato degli obiettivi ben precisi sulla percentuale di energia pulita che dovra' raggiungere. Attualmente l'apporto delle fonti rinnovabili e' solamente dell' 1% pari a 2.700 miliardi di kW/h ma, da qui al 2010, dovra' arrivare al 10% per aumentare fino al 16% entro il 2010. Quanto a sapere se il mercato delle energie rinnovabili raggiungera' nel Paese i livelli previsti, questo dipendera' largamente dalla messa in opera di politiche di regolamentazione nel futuro. Infatti, la nuova legge propone misure concrete ma manca di atti e regolamenti amministrativi, a livello locale, che sono ostacoli alla sua reale applicazione. Eppure, per il Worldwatch, nel 2005 la Cina e' stata il maggiore investitore mondiale nelle energie rinnovabili, con circa 6 miliardi di dollari. La rivista statistica dell'energia mondiale dice che l'energia eolica cinese ha ormai raggiunto la soglia di 1.264 MW nel 2005, con un aumento di quasi 500 MW in un anno, risultato di gran parte dell'investimento di 600 milioni di dollari nel settore.
''L'energia eolica e' un elemento chiave della strategia cinese a lungo termine in materia di energie rinnovabili - spiega Zijun Li es, incaricato dei corsi sulla Cina all'istituto Worldwatch - e si prevede che la capacita' della Cina raggiungera' i 30.000 MW nel 2020 nel quadro della nuova legge sulle energie rinnovabili''. Anche per quanto riguarda l'energia solare termica la Cina e' leader mondiale. Basti pensare che, nel 2005, le industrie cinesi del settore hanno fornito il 42% della produzione fotovoltaica mondiale. Non solo. La Cina risulta anche il primo produttore mondiale di energia idroelettrica con 401 miliardi di kW/h nel 2005 grazie alle ''contestate dighe'' come quella delle ''tre Gole'' e sempre piu' punta a incrementare la sua capacita' produttiva entro il 2020 e a proporsi come realizzatore di centrali idroelettriche in altre parti del Mondo. Secondo ''Le Monde des energies renouvelables'' nel 2005, infatti, la Cina aveva messo in opera piu' del 50% della capacita' mondiale per le piccole centrali idroelettriche pari a circa 31.200 MW e si prevede che, in futuro, lo sviluppo sara' ancora piu' rapido.
Promettente anche il settore dei biocombustibili. La Cina ha prodotto, quest'anno, 643.000 tonnellate equivalenti di petrolio da etanolo combustibile, il 4% della produzione mondiale. Si prevede, infatti, che i carburanti prodotti da biomasse vegetali sostituiranno 10 milioni di tonnellate di petrolio entro il 2020, il 15% del consumo cinese dei combustibili per il trasporto. ''Mentre la domanda mondiale di energia aumenta - dice Zijun Li Es - l'impegno della Cina in favore delle energie rinnovabili e' stato fortemente sottolineato''. Per esempio, spiega Zijun Li Es, ''sebbene la Cina abbia messo a punto la prima centrale eolica a levitazione magnetica, che rappresenta un passo in avanti considerevole per il settore della tecnologia eolica del Paese, sussiste una grande incertezza per la sua commercializzazione, per il carattere vago delle regole amministrative e finanziarie esistenti''. (ANSA).
www.ansa.it
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