Alcuni scienziati olandesi hanno realizzato mappe che mostrano lo stato dell'inquinamento in Europa e le regioni più colpite. Usando dati del satellite Aura della NASA, i ricercatori hanno studiato la situazione immediatamente al di sotto della troposfera, la parte più bassa dell'atmosfera. L'Ozone Monitoring Instrument (Omi) e altri equipaggiamenti a bordo di Aura consentono di costruire ogni giorno un'immagine chiara e dettagliata della qualità dell'aria. Le mappe verranno utilizzate per identificare gli hotspot più problematici. "Finalmente siamo in grado di seguire la situazione dell'inquinamento globalmente e giorno per giorno", afferma Pieternel Levelt del Royal Netherland Meteorological Institute, principale investigatore di Omi. "Questo risultato ci aiuterà a comprendere come si forma l'inquinamento, da dove proviene e dove va a finire. Capire i processi chimici coinvolti è importante anche per verificare l'esattezza dei modelli". Al convegno autunnale dell'American Geophysical Union, Levelt ha mostrato alcune mappe che illustrano i livelli di biossido di azoto (NO2). Il gas, che proviene dai gas di scarico delle automobili, dalle centrali elettriche e dalle industrie, è un importante precursore nella produzione di ozono a livello del terreno, parte dello smog fotochimico che caratterizza le città, soprattutto d'estate. Le mappe, realizzate a partire da dati raccolti da maggio a settembre 2005, mostrano le emissioni più alte nelle regioni di Anversa, di Rotterdam e della Ruhr.
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