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28-05-2007 |
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L´olio fritto di Mc Donalds e Burger King diventerà energia pulita? |
Della serie non si butta via niente, arriva un notizia dal Galles piuttosto curiosa e anche interessante. La compagnia Agri-Energy sta pensando di produrre biocarburante dall´olio usato per friggere patatine e hamburger. |
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La società, che è inglese, ha i progetto di costruire un impianto da 75 milioni di euro nella cittadina di Pembrokeshire per convertire l´olio usato dai fast food in biodiesel e elettricità. Inoltre, sempre nello stesso impianto, saranno processati anche residui di processi agricoli e animali per creare energia pulita. Chi saranno i partner? Si parla di McDonalds e Burger King, che intendono raffinare l´olio di cottura usato e altri componenti naturali.
«Il nostro diverrà un centro di eccellenza per l´energia rinnovabile
- afferma Robert Behan, capo esecutivo dell´ Agri-Energy, una sussidiaria dell´Irish Food Processors - la materia prima ci verrà fornita direttamente dalle catene di ristoranti e sarà usata per alimentare un impianto da 35 megawatt, che darà energia ad almeno 60.000 abitazioni nonché 200.000 tonnellate di biodiesel l´anno che saranno utilizzate principalmente dalle raffinerie locali. Inoltre - conclude Behan - almeno 100 persone saranno impegnate durante la costruzione dell´impianto e altre 80 lavoreranno a tempo pieno con un salario intorno ai 60.000 euro l´anno».
Abbiamo chiesto a David Chiaramonti, docente del Centro ricerche energie alternative e rinnovabili (Crear) dell´Università di Firenze, se la cosa fosse tecnicamente possibile e abbiamo scoperto che non solo è fattibile («Anche se abbastanza complesso come processo»), ma anche che proprio al Crear nel marzo scorso è stata fatta una tesi di laurea sull´argomento.
Anche questa tesi prendeva in considerazione gli oli usati nei locali tipo fast food?
«No, è stata fatta sugli oli domestici. Praticamente è stato calcolato quanto olio a livello domestico viene potenzialmente gettato nelle fogne nell´Ato di Firenze».
Quali sono sostanzialmente i risultati?
«E´ stato calcolato che si potrebbero produrre circa 250 chilowatt.
Non è molto. Però, ripeto, tecnicamente si può fare».
greenreport.it
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