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NEWS
23-07-2007 TUTTE LE NEWS
Biomnasse: spinta a rialzo per prodotti agricoli
L'accresciuta domanda di bio-combustibili sta apportando sostanziali modifiche ai mercati agricoli che potrebbero spingere al rialzo i prezzi di molti prodotti agricoli, secondo un Rapporto congiunto dell'Ocse e della Fao.
 
Il rapporto Ocse-Fao Agricultural Outlook 2007-2016 afferma che, i recenti picchi dei prezzi dei prodotti agricoli, sono in larga misura da addebitare a fattori transitori come siccita' nelle regioni produttrici di grano e alle diminuite scorte. Ma guardando piu' a lungo termine il fattore piu' importante e' l' impiego crescente di cereali, di canna da zucchero, di semi oleosi e di oli vegetali per la produzione di sostituti dei combustibili fossili, etanolo e bio-diesel. Questo sta sostenendo i prezzi agricoli ed indirettamente provoca anche un aumento dei prezzi dei prodotti animali, a causa dei costi piu' alti del foraggio animale. Negli Stati Uniti, si prevede che nel decennio compreso tra il 2006 e d il 2016 raddoppiera' la produzione di etanolo da mais. Nell'Unione europea l'ammontare di semi oleosi (soprattutto colza) usato per produrre bio-carburanti e' destinato ad aumentare nello stesso periodo, passando dai 10 milioni di tonnellate attuali a 21 milioni. In Brasile le proiezioni danno per il 2016 una produzione annuale di etanolo di circa 44 miliardi di litri, rispetto ai 21 miliardi prodotti oggi. La produzione di etanolo cinese, attualmente stimata intorno ai 3.8 miliardi di litri, si prevede registrera' un aumento di 2 miliardi litri dai livelli correnti. Il rapporto fa notare come prezzi piu' alti rappresentino un problema per i paesi importatori netti di prodotti alimentari e per i poveri delle fasce urbane. E se i prezzi piu' alti delle materie di base causati dall'aumentata produzione di bio-carburante vanno a vantaggio di chi le produce, essi si traducono in costi extra e redditi piu' bassi per gli agricoltori che hanno bisogno di quei prodotti come foraggio per il bestiame. Il rapporto fa notare come prezzi piu' alti rappresentino un problema per i Paesi importatori i prodotti alimentari e per i poveri delle fasce urbane. E se i prezzi piu' alti delle materie di base, causati dall'aumentata produzione di bio-carburante, vanno a vantaggio di chi le produce, essi si traducono in costi extra e redditi piu' bassi per gli agricoltori che hanno bisogno di quei prodotti come foraggio per il bestiame. Le conclusioni dei due enti internazionali indicano, in conclusione, che occorrera' fare un'attenta valutazione dei vantaggi e svantaggi dell'utilizzo dei cereali per la produzione dei biocarburanti. (ANSA).

www.ansa.it