Lo ha annunciato il presidente del gruppo PSA Jean-Marie Folz in una conferenza stampa del 9 gennaio 2006 (fonte Reuters 9/1/2006). La pila ha una potenza di 80 KW e dimensioni contenute. Può essere applicata in piccole city car garantendo un'autonomia di percorrenza di circa 500km. E' in assoluto il risultato più all'avanguardia nel settore delle pile a combustibile per auto.
La tecnologia si trova comunque in una fase sperimentale, avverte Jean-Marie Folz, i tempi per dimezzare i costi di produzione sono ancora lunghi, probabilmente entro il 2020. La pila è costituita da metalli preziosi come il platino che rendono improponibile qualsiasi commercializzazione a basso prezzo e su vasta scala. Sussistono, inoltre, anche altri problemi tecnici come le dimensioni e le basse temperature necessarie per un'alimentazione del motore ad idrogeno.
Secondo Foltz la strada migliore per ridurre il consumo di carburante e delle emissioni inquinanti nel breve periodo è l'uso dei motori diesel di ultima generazione con l'aggiunta dei biocombustibili, ossia di quei carburanti di origine vegetale. Le pile a combustibile, in grado di produrre energia dalla reazione elettrochimica di ossigeno e idrogeno, diverranno una realtà commerciale soltanto in futuro.
L'era dell'idrogeno. Molti analisti prevedono l'ingresso dell'idrogeno nel mercato automotive nel secondo decennio di questo secolo. Il passaggio all'idrogeno avverrà lentamente, accompagnato dapprima dalla commercializzazione delle versioni con motore ibrido per sopperire all'iniziale carenza distributiva del nuovo carburante e solo successivamente da quelle con unica alimentazione a celle combustibili. Le dichiarazioni lucide di Foltz confermano ancora una volta queste previsioni e il lento ma costante avvicinarsi dell'era dell'idrogeno.
www.autoage.it
|